Blini.

In Russia era il cibo che rappresentava il carnevale , festa pagana, trasformata poi dalla chiesa cristiana. Anche da noi, in Italia, veniva festeggiata con diversi cibi molto sostanziosi a seconda della regione.
Il blini nella sua forma (rotonda) e colore (giallo), rappresenta il sole che sta per arrivare, il buio finisce e la primavera é alle porte.
Purtroppo il prezzo del Beluga raggiunge cifre astronomiche, a dicembre andava a raggiungere 6/8 mila euro al kg, peró ci sono altri "caviali" che possono andare bene come le uova di salmone che costano "appena" 200 euro al kg.
Se qualcuno vuole provare a mangiarli dolci si possono condire con marmellate di frutti di bosco abbastanza acide.
A seguire ci sono due ricette la prima piú complessa, ma dá un risultato buono e dal gusto intenso, e la seconda piú veloce e facile nella preparazione ma il risultato é un pó piú spugnoso della prima ricetta, cioé assorbe un pó il burro, quindi bisogna cuocerli facendo attenzione a non farli affogare nel burro chiarificato.
Il burro chiarificato é, per chi non lo sapesse, il burro messo a cuocere a fuoco basso.
Schiumato continuamente e passato all'ultimo attraverso una stamina o un colino molto fine.
Essendo privo di liquido, il burro chiarificato brucia a una temperatura piú alta quindi é perfetto quando si deve cuocere nel burro piú a lungo.
Parlando della smetana, se non si puó reperire potete sostituirla con la francese crème fraîche, oppure farla da soli mettendo delle gocce di limone nella panna e facendo rapprendere per alcuni minuti.


A proposito, i blini che vedete nelle foto li ho mangiati la sera e vi posso assicurare che anche scaldati non erano niente male.
RICETTA n1:
Ingredienti per 12/14 blini
Fase 1
- 300 g di farina"00"
- 250 g di farina di grano saraceno
- 6 dl di acqua tiepida (35/40gradi)
- 50 g di lievito di birra
- 7 dl di latte tiepido (35/40gradi)
- 2 cucchiaini di sale fine
- 2 cucchiai di zucchero
- 1 dl di burro fuso
- 2 cucchiai di smetana
- 1 dl di vodka pura
- 3 rossi d'uovo
- 3 bianchi d'uovo
Fase 1:
In un recipiente capiente di plastica o acciaio, mescolate le due farine e aggiungete il lievito sciolto nell'acqua appena tiepida, facendo attenzione che non si formino grumi.
Lasciate il tutto coperto da un canovaccio in un posto a temperatura ambiente a riposare per 10/12 ore.
Fase 2:
Dopodichè aggiungete il latte caldo, il sale, lo zucchero, il burro fuso, la smetana e la vodka.
Lasciate riposare per altre 3 ore.
Fase 3:
Aggiungete i rossi d'uovo e lasciate riposare ancora per 1 ora.
Fase 4:
Montate a neve ben ferma i bianchi d'uovo e aggiungerli al composto, mescolando dal basso verso l'alto, come si fa per il soufflé.
Fase 5:
Scaldate il padellino di ghisa per i blini, oppure una padella antiaderente di circa 15 cm. di diametro e versate un cucchiaio di burro chiarificato.
Con l'aiuto di un mestolino prendete un po' di impasto dei blini e fatelo colare nel padellino, cuocere per circa un minuto, deve prendere un bel colore dorato, girate il blini con una spatola e cuocete ancora per il tempo necessario.

Togliete dal padellino e disponete i blini su della carta da cucina per assorbire un pó il burro in eccesso.
Servite subito, con cipolla tritata, smetana, burro chiarificato, caviale oppure salmone affumicato.
RICETTA n2:
Ingredienti per 7/8 blini
Fase 1:
- 4 dl di latte tiepido (35/40gradi)
- 20 g di lievito di birra
- 200 g di farina di grano saraceno
- 70 g di farina "00
- 12 g di sale
- 5 dl di latte tiepido (35/40gradi)
- 30 g di burro fuso
- 240 g di uova (4)
Separare i rossi d'uovo dal bianco.
Fase 1:
Mescolate le due farine, aggiungete il lievito sciolto nel latte tiepido e i rossi.
Lasciate riposare per 3/4 ore in un posto tiepido.
Fase 2:
Passato questo tempo aggiungete il latte tiepido, il sale e il burro fuso, e alla fine i bianchi d'uovo montati a neve ben ferma.
Cuocete e servite come spiegato nella ricetta precedente.

Ringraziamento speciale per tutte le foto e per la ricetta allo Chef Flavio Giacoletto.
Etichette: blini, chef jorma haranen, chef vesa sirmola, flavio giacoletto, istituto alberghiero di turku
quanti ne ho mangiati in russia buonissimi
Posted by
marcella candido cianchetti |
29 giugno, 2008